Giovanna Repetto

Una poesia su Genova di Giovanna Repetto, scrittrice di romanzi, racconti e anche di poesie. Ed è assolutamente genovese.
I suoi romanzi: Icarus, Il sigillo del dolore (Avatar Vol. 46), La mappa dei gesti possibili (ALIA Arcipelago Vol. 1), la trilogia Il Nastro di Sanchez, – Il figlio di NergalTequiero La stagione dei mostri , e poi La legge della penombra (Capsule Vol. 18). Oltre a numerosei racconti in varie antologie.

SE ANDATE A GENOVA

Se andate a Genova
coglietene vi prego
soprattutto le contraddizioni
le impudicizie
di vergine scaltra
le ritrosie di meretrice
che tira sul prezzo
ma se poi la voleste
per amante
fate che vi sorprenda
con fedeltà segrete.
Vi chiederà di sopportare
lo schiaffo del vento
per riempirvi
le narici di mare
vi ubriacherà
di tramonti e nuvole
ma neanche il sole pieno
lascerà entrare nei vicoli
del suo ventre geloso.
Là i miasmi
d’immondi liquami
diluiscono odori
di gloriose friggitorie
e su tutto verdeggia
il canto del basilico.
Un medioevo opulento
ammantato d’austerità
ha lasciato tracce perfino
sulle ombre dei volti.
Il commercio dei corpi
in pieno giorno si pratica
sotto marmoree edicole
di madonnine struggenti.
Su uno stesso palmo di terra,
prodigio: coesistono
due differenti città
l’una all’altra invisibile.
Scelgono stoffe
madri borghesi per i corredi
di figlie nubili
in antichi negozi
scansando senza vederli
prostitute e contrabbandieri.
Dove cantava Fabrizio
e don Gallo diceva messa
la feccia e il sublime
tessono confini incerti.
Se poi salite per le imponenti
vie del barocco, varcate
vi prego il portone
del Palazzo Reale e cercate
in fondo al giardino quieto
l’affaccio che dall’olimpo
incredibilmente proietta
sul brulicare della suburra
e sulle navi del porto.
Non fa questione
di sangue o di pelle
questa gente di mare sapendosi
felicemente bastarda
ma chiama forestiero
chi non pronunci la parola “pesto”
in giusto accento.
Al confronto di tanto guazzabuglio
piccola antinomia
sarà che insieme
si possa dire
terra di monti e di mare.
Andate, e se nulla
di quanto dico vedrete
cionondimeno è vero
per quanto è vero
almeno
nella memoria.

 

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