Letteratura dell'immaginario, intervista a tre. Silvia treves, Massimo Citi, Nino Martino

Letteratura dell’immaginario

L’immaginario è, in sostanza, la natura stessa della narrazione. Quando si “racconta una storia” che essa derivi da una serie di elementi realmente avvenuti o si tratti di pura invenzione si sarà entrati nel terreno dell’immaginario, dal momento che qualunque narrazione per essere raccontata deve subire il trattamento del cervello dell’io narrante che, per quanto fedele alla realtà, non potrà evitare di modificare in modo anche in maniera quasi inavvertibile la realtà accaduta.

Una donna dal lungo vestito, vista di spalle è sospesa sull'immagine azzurra della Terra, di fronte a lei si apre una porta verso un altro mondo

Il fantastico, genere liquido

Il fantastico è un genere molto antico, che affonda le radici nel mito e nella fiaba. Variegato e influenzato dall’epoca e dalle tradizioni nel quale si è sviluppato richiede definizioni flessibili che tengano conto del contesto storico e culturale. La sua natura multiforme e fecondamente ambigua consente a chi scrive di trasgredire le leggi della natura e del tempo e di porre domande sulla nostra umanità. Giocando sulle nostre paure il fantastico svela il nostro timore della diversità e può insegnarci la tolleranza.

Storie credibilmente incredibili, intervista di Nino Martino a Davide Del Popolo Riolo

Storie credibilmente incredibili

Nell’intervista a Davide Del Popolo Riolo, autore ormai affermato di letteratura dell’immaginario, si parla dei suoi romanzi e dei suoi racconti, ma anche di altro. Le storie di letteratura dell’immaginario devono sembrare credibili nella loro incredibilità. Si parla del lavoro di preparazione, dello studio e dell’improvvisazione, e anche dell’origine di certi romanzi o racconti.

l'interno di un'astronave? La struttura di una mente?

Nel teatro della mente. Riflessioni sulla scrittura

L’affascinante processo della scrittura sembra rifiutare regole, schemi, canoni. Cosa c’è dietro a un buon romanzo, un buon racconto, cosa c’è nel teatro della mente? Alcuni spunti di riflessione nell’intervista alla scrittrice Giovanna Repetto

Un'immagine di viso ansioso costruita con una IA partendo dalla foto dell'autore. Mette brillantemente in risalto il suo travaglio interno

L’ansia del bestseller, del genere e altri dintorni

Tutti scrivono, tutti pubblicano, magari in self publishing, tutti vanno in televisione a tessere reti di parole e a mostrarsi rampanti. Non sembra difficile. Allora uno si dice, dai, ci voglio provare anch’io, voglio scrivere un bestseller per andare anch’io in televisione. Ma che genere scelgo, qual è il più acchiappante? Ed è subito ansia.

foto del professor Alberto Costantini

la fantascienza, il fantastico, il romanzo storico e la ricerca storica.

Un biologo, un astrofisico, un sociologo possono immaginare, creare e strutturare le loro storie in modo che abbiano attinenza con la loro disciplina, disponendo di una base di informazioni e di documentazione molto più ampia e attendibile rispetto a quella di un non esperto. Dall’intervista allo scrittore Alberto Costantini emerge che anche la disciplina della storia basta e avanza per crearci sopra tutta la fantascienza che vogliamo.

In un paesaggio "fantastico" un uomo e una donna leggono libri sfogliati dal vento

Scrittori italiani di letteratura dell’immaginario

Letteratura dell’immaginario italiana. Un’iniziativa dell’associazione culturale La Dimora partita un paio di anni fa, ha costruito nel tempo una grande video galleria di chiacchierate con gli autori italiani contemporanei di letteratura dell’immaginario. Ogni mercoledì va on line una chiacchierata con un autore, con la partecipazione anche di altri scrittori. Si è formata nel tempo un’incredibile massa d’informazione, dibattiti, spunti, critiche che vanno dalla fantascienza al fantastico e al fantasy.

Il sogno di un'altra vita. Il solarpunk immagina quello che potrebbe essere il mondo

Solarpunk tra rivoluzione e conservazione

Il movimento solarpunk, un nuovo sottogenere della fantascienza, offre possibilità di sviluppo interessanti ma vive al suo interno una profonda contraddizione. Mentre un suo filone potrebbe portare a una rivoluzione del modo di produzione basato sul profitto, un altro porta invece, paradossalmente, a sostenere l’attuale sistema funzionando come distrattore di massa e nascondendo la reale radice della catastrofe climatica.

Bosch, particolare. Anche nel medioevo, guarda caso avevano qualche problema con i fantasmi, con l'orrore, con gli incubi

La caccia ai fantasmi, l’orrore, il fantastico, la fantascienza e la noia

…Conviene dunque stornare l’attenzione sostituendo il mistero con una recitazione del mistero, con una rappresentazione di finti misteri, che in quanto misteri non sono indagabili, non stimolano la curiosità di capire. E la scienza da sempre si è mostrata incapace di indagare la recitazione del mistero, la rappresentazione di un finto mistero. Che è vero. In realtà, in quanto scienza, non ci pensa nemmeno a perdere il suo tempo in queste cose…