
Un nodo fondamentale per la conoscenza della realtà, al di là di ciò che appare è la critica, l’esercizio della critica in ogni campo. Si va dalla recensione dei libri, delle scritture di persone che hanno vissuto, indagato, scritto in vario modo, a veri e propri saggi o piccoli saggi su argomenti di vario tipo per finire a brevi sguardi sul mondo altro da noi. E l’esercizio della critica non è solo esercizio letterario: ogni campo deve essere indagato e scrutato, dall’arte alla letteratura, alla scienza alla didattica. Perché la cultura è una e scinderla in pezzi la rende monca, e la battaglia per comprendere la realtà diventa persa in partenza.
Ai tempi della rete è forse necessario incominciare a immaginare una critica a più voci, a un correttivo della rete per le affermazioni, una crescita collettiva di pensieri.

La strada per nebida. Recensione di Dina Lentini all’omonimo romanzo di Guido Pegna.
“…La strada per Nebida” è un romanzo costituito da frammenti, intermezzi, racconti che si intrecciano riprendendo o interrompendo la continuità delle vicende e delle vite narrate: con questa struttura le varie parti del romanzo, lungi dall’ essere semplci episodi, finiscono per assumere vita autonoma e possono anche essere lette indipendentemente l’una dall’altra. Oppure si può scegliere di seguire l’evoluzione delle storie, rintracciandone il filo conduttore. Entrambi gli approcci conducono ad una lettura avvincente e godibile….”

Camona. Un racconto di Guido Pegna. Una quarantina d’anni fa iniziò una grande ondata di esodi verso le campagne. Nel racconto si narra delle speranze e delle delusioni di quella migrazione. Un esempio riuscito di una critica sociale, di una critica di costumi, attraverso la narrativa.

Magia, sciamanesimo, superstizioni. In una società tecnologicamente e scientificamente molto avanzata la rete di sistemi, di modalità, di relazioni è diventata gigantesca. E per sopravvivenza nascono teorie irrazionalistiche, a profusione. È frutto della lotta per la sopravvivenza.

Leopoli, Leopoli. Un accorato pezzo di storia della fisica scritto da Guido Pegna. Il Caffè Scozzese di Leopoli degli anni ’30. Dove un gruppo di matematici e scienziati si riuniva a discutere di matematica e di fisica e dove si cercò di dimostrare l’impossibilità di costruire una bomba all’idrogeno. Ma quella dimostrazione, in seguito, permise di costruirla contemporaneamente negli USA e nell’URRS. L’articolo è corredato da ampia bibliografia e riferimenti

Strani fenomeni in un’officina meccanica di Cagliari. Un’indagine scientifica condotta dal fisco Guido Pegna. Qual è il confine fra normale e paranormale? Alla fine del 2008 strani eventi cominciarono ad accadere in una grossa officina meccanica di Cagliari e il professor Guido Pegna del dipartimento di Fisica di Cagliari fece una ricerca scientifica per capirne la natura.

La Candela, di Elio Fabri. “La serie che porta questo titolo apparve, a partire dall’aprile 1992, su una rivista trimestrale (Naturalmente) edita dalla sezione di Pisa dell’ANISN (Assoc. Naz. Insegnanti di Scienze Naturali). In questa serie di articoli trattavo i più diversi argomenti, non solo scientifici e tantomeno solo di fisica, con speciale attenzione all’insegnamento scientifico nella scuola secondaria superiore, e tenendo presente il “target”: tipicamente laureati in Biologia, Chimica, Scienze Naturali, Scienze della Terra.“

Dina Lentini – saggi critici
Una serie di interventi a tutto campo che spaziano dalla critica letteraria, alla critica di costume e sociale