Sarah Vaughan nel 1946 (William P. Gottlieb)

La divina voce di Sassy

Sarah non è stata, e comunque non solo, una cantante di jazz, ma una cantante tout court, forse la maggiore interprete, dopo Ella Fitzgerald, di quello che può essere definito il «grande songbook statunitense». È stata considerata, a ragione, una delle voci più stupefacenti del XX secolo. Così dice di lei Billy Eckstine: «Escludendo la musica lirica, Sarah possiede il più bel suono che io abbia mai ascoltato da una voce umana. E le cose che può fare con la sua voce! E inoltre è una musicista, come ho sempre affermato». Sarah ha una estensione di tre ottave, con una varietà di suono e di timbro impressionanti e una padronanza delle armonie dei brani assoluta, che le permettono variazioni e improvvisazioni ardite.